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Automàta
Carillon

Una bambola articolata a grandezza naturale, con le giunture a sfera come si usava nella costruzione dei manichini in legno del ‘500, gira su se stessa sulle note della melodia del film Casanova di Federico Fellini, del 1976. Traccia audio/ (La Poupèe automate) di Nino Rota. 

L'incontro del libertino veneziano nel film, con la bambola, rappresenta l’apice del piacere dell’automatismo dove la figura di donna meccanica diventa metafora di feticismo sessuale e di decadenza, allegoria del declino spirituale di un seduttore e del tramonto di un’epoca. L’idea di donna artificiale come oggetto-soggetto di seduzione risale al mito di Pigmalione che diede vita alla statua Galatea, ritorna nell’Olympia e nella Coppelia dei racconti di E.T.A. Hoffman.

Il suo abbigliamento, stile boudoir fin de siècle, associato alla nenia ripetitiva del carillon crea effetti perturbanti, oscillazioni tra realtà e immaginazione alludono a una sorta di rituale amoroso fine a se stesso.

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