Plastic Pleasure
sculptures
Corpi di donna ritratti a mezzo busto si sottraggono allo sguardo, lasciando apparire ornamenti e abiti fetish svuotati. La presenza del corpo diventa trascurabile, esiste solo in funzione estetizzante del vestiario e degli accessori in un inganno, un artificio che emana fascino e seduzione. Il corpo diviene impercettibile ed è Il fascino dell’incorporeo, con il suo forte potere evocativo, che spinge l’immaginazione oltre i limiti imposti dalla vista. È un’estetica fetish sensuale ed erotizzante, non carnale e pornografica: il feticcio porta con sé un valore simobolico/religioso e anche in queste opere oltrepassa il mondo del sexy-shop e della scena notturna metropolitana per sconfinare nella sfera psicoanalitica e per proiettarsi nei territori del feticismo simbolico e sessuale, dove si incrociano la pulsione verso Eros e l’attrazione verso Thanatos, l’inorganico. Indumenti, make-up e accessori fetish contribuiscono a fornire un maggior valore erotizzante che annulla il confine tra gli strati della pelle e quelli del tessuto.
























